due parole sulla paternità

Effettivamente me l’aspettavo più facile.


È bella, ma decisamente più complessa rispetto alle simulazioni che mi ero costruito in questi mesi. Non mi sto lamentando, sia chiaro, anche perché sarei stupido e irrispettoso verso le situazioni meno fortunate, quindi spero che questo post – che rimarrà unico nel suo genere – non venga letto come sequela di sterili e becere lamentazioni, ma piuttosto come una verbalizzazione delle seghe mentali e delle analisi di questi reali ‘strani giorni’ di immersione nel buio e nel silenzio. E nel pensiero.


Nei mesi scorsi, dicevo, ingenuamente pensavo alla paternità come ad una fase in cui ti veniva recapitato questo piccolo bambino o bambina, che ti assorbiva tempo e risorse, ma che lasciava il resto, i tuoi pensieri, le tue idiosincrasie, le tue abitudini personali sostanzialmente inalterate. Pensavo che l’aspetto della vita maggiormente a rischio sarebbe stato quello dei rapporti interpersonali… ovvio, dicevo, meno tempo in generale = meno tempo per gli amici, per le attività esterne… ero quindi convinto che per evitare il classico effetto isolamento sarebbe stato sufficiente fare attenzione a questo e tutto sarebbe filato liscio.


Rapidamente, immergendomi nella reale paternità, mi sono accorto che non erano solo i rapporti interpersonali ad essere a rischio, ma soprattutto quelli personali, quelli strettamente interni.


Il rapporto con me stesso (trovo a fatica il tempo per fumarmi una paglia) e con P (ci incrociamo, a volte, in cucina) è diventato un fragile equilibro che necessita di attenzioni quasi quanto la piccola M e li vanno ora tutte le mie forze residue. Così i miei piani battaglieri per il momento vanno a farsi fottere e la priorità diventa: riconquistare se stessi e P, poi verrà il resto. E se mi isolerò pazienza, vorrà dire che scremerò un po’ di gente. A proposito: l’evento paternità è una ottima cartina tornasole per il giro di amici, rompe gli equilibri e da uno scossone al setaccio: molti restano, alcuni cadono. Altri restano al pelo, ma ti trattano da cavallo zoppo e allora spingo col dito per farli cadere…


Ecco, così ho realizzato quanto è impegnativa la paternità, almeno in questa fase (ma non mi illudo per il dopo, visto la mia scarsa capacità previsionale) e me la tengo comunque stretta per la sua bellezza.


 


Concludo con questa telefonata:


 


L: “Ciao SG, come va M?”


SG: “Bene.”


L: “E il resto?”


SG: “L, non c’è il resto.”


 


 


A presto. Spero di non essere stato troppo patetico, se lo pensate fottetevi.


 

18 commenti »

  1. gatto sugar said

    applauso

  2. calamar said

    mmm… ho da pochissimo saputo che a luglio/aosto diventerò papà. Il tuo articolo non è rassicurante.

  3. Farewelll said

    finora mi ha frenato, dall’aver figli, il pensare che nel momento in cui diventi madre smetti di essere tutto il resto. o meglio: sei madre, il resto, se viene, viene dopo. e non mi rassegno all’idea di perdere la mia libertà, perchè nel momento stesso in cui anteponi un qualsiasi essere a te stesso, la perdi. o forse ti liberi per altre vie. non so…
    cmq non sei patetico. sei fin troppo lucido… gli altri ci mettono molto più tempo a trarre certe conclusioni…

  4. calamar said

    Forse si perde un po’ in libertà e si acquista qualcos’altro. O forse anche avere un figlio è libertà. E poi attenzione con lo scambiare la libertà con il fuggire dalle responsabilità.

  5. miri said

    sei molto realistico…
    e quella bellezza di cui parlavi ti servirà per affrontare le cose non facili

  6. Timanfayonsky said

    ripenso ai tuoi commenti con Anna… ripenso al tuo sarcasmo dei mesi passati e sorrido ma non per schernirti, assolutamente. Sorrido perchè questa tua nuova consapevolelezza è bellissima, come la tua preoccupazione per il tuo rapporto per la madre di tua figlia: ti rendono uomo e non fanciullino. Credo sarai un buon compagno e un buon genitore. Un abbraccio sincero ricordandoti che i primi 40 giorni sono i più duri, poi detto da Anna, si va meglio!

  7. stranigiorni said

    già… e poi lei ne ha due!

    cmq non rinnego ciò che ho detto in passato, sono ancora convinto di quelle cose… (ecco forse il tono era un po’ aspro..)
    quello che biasimavo in loro era il mettersi paranoie assurde ancor prima della nascita, perdendo una dimesione personale ancor prima del necessario…

    cmq grazie per le tue parole…

  8. Timanfayonsky said

    …in realtà non credo, conoscendola e frequentandola, che lei abbia mai perso la dimensione personale sua o della coppia: il colmo è stato che nonostante tutti i pensieri ed elaborazioni precedenti la nascita, la realtà, come tu la confermi, è molto diversa!
    Ciao papà… e cerca di dormire un po’ se riesci! :p

  9. stranigiorni said

    ok, cercherò…
    cmq ho avuto modo di chiarirmi con Anna… e sono contento che stiano bene…

  10. Il giovane Peano said

    Si ma, tirando le conclusioni… alla fine, le tue idiosincrasie sono alterate o inalterate?

  11. Timanfayonsky said

    lo so lo so… e credo che se avrai bisogno di consigli da chi è qualche cm più avanti lei sarà disponibile! baci Stranigiorni

  12. lilith said

    Non mi sembri patetico tantomeno mi sembra grave il fatto che stai perdendo i tuoi amici…quelli pian piano ritorneranno o sennò chissenefreeeegaaa…personalmente parlando -premetto che ho solo 21,nn mi screditare però?!-le cose che più mi angosciano circa l’argomento sn altre …e cioè ho cambiato idea sull’avere figli da poco tempo,in realtà per tutta l’adolescenza ho rifiutato l’idea perchè sostanzialmente mi faceva schifo il mondo e nn mi pareva giusto trascinarci dentro insieme a me un povero esserino..e ancora perchè ero convinta che sarei diventata inevitabilmente come i miei genitori-pessimi…pessimissimi-e quindi sarei stata una cattiva madre…chissà…magari lo sarò o invece sarò la madre migliora al mondo perchè trarrò insegnamento dagli errori dei miei…nel frattempo ti faccio i miei auguri e complimenti e ti auguro soprattutto di assumerti sempre le tue responsabilità-ci sn purtroppo e bisogna assumersele-e di evolverti di pari passo con la tua bambina…ma questa è più una cosa che riguarda l’adolescenza..per il momento goditi questi momenti!!!baci Rò

  13. Farewelll said

    AUGURI DI BUONE FESTE. BACIO.

  14. Nikee said

    Non sei assolutamente patetito.
    ciò che ti sta capitando è meraviglioso ^__^
    Nikee

  15. Il giovane Peano said

    mi ero sbagliato. un trojano

  16. Miss TicoTico said

    Buone Feste, Sig. eMMe, a Lei e familia :o)

  17. La montagna nuda said

    Direi che non ti sta andando male, avere la piena coscienza di tutto ciò subito dopo pochi giorni è un gran passo avanti. Io non mi sono reso conto di come andavano le cose con la mia E se non troppo tardi, o forse, peggio, me ne rendevo conto ma mi nascondevo dietro la paternità perchè non volevo affrontare i problemi. Risultato?

  18. Miss TicoTico said

    Caro Sig. eMMe,
    urge resoconto primo Vostro Natale con creatura.
    La prego di trovare il tempo anche solo per due righe simboliche.

    Attendo fiduciosa e porgo soquanti distinti saluti,

    MTT

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